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App My ENCI

Verifiche zootecniche su selvaggina di montagna

“My Enci” è un’innovativa applicazione nata a seguito dell’accordo stipulato tra ENCI ed ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale), “per la collaborazione in attività di catalogazione dei dati faunistici e per il miglioramento delle prove cinotecniche di selezione”, siglato ad inizio 2017.

E’ uno strumento molto semplice, scaricabile da qualsiasi smartphone, al momento a disposizione degli esperti giudici di prove, per la realizzazione di una banca dati georeferenziata sulla distribuzione della fauna selvatica osservata durante le verifiche zootecniche.

Lo sviluppo di questa applicazione, in grado di trasmettere i dati faunistici rilevati durante le prove e dunque di valorizzare l’importante lavoro compiuto dai cani durante le verifiche zootecniche, rappresenta un’ assoluta novità del settore cinofilo, e testimonia il concreto impegno di un’ENCI sempre più radicata nella società, con iniziative e progetti a servizio della collettività, per tutti quegli aspetti più squisitamente quotidiani e sociali, che, attraverso il cane di razza, è possibile condividere.

L’applicazione è stata presentata agli esperti giudici presso la sede ENCI di Milano il 15 dicembre 2017 e, successivamente, in altri due incontri, rispettivamente a Firenze ed a Napoli, in modo che tutti avessero la possibilità di prendervi parte.

Esperti Giudici di prove alla presentazione dell’App My Enci presso la sede di Milano

Le specie target sono principalmente i galliformi di montagna (coturnice, gallo forcello, pernice bianca, gallo cedrone, francolino di monte), la beccaccia, le lepri e altre specie su cui vengono effettuate le verifiche zootecniche che si svolgono su selvaggina naturale (non immessa). Oltre alle specie target, è possibile inserire dati anche su altre specie che si osservano durante le prove.

Per evitare doppi conteggi le osservazioni vengono registrate con l’App soltanto da uno dei due esperti giudici delle batterie, quello che, al momento dell’avvistamento, si trova più vicino al selvatico.

Una volta avvistato il selvatico, la specie viene registrata sull’App nel punto più vicino possibile al punto dove è stata fermata dal cane o da dove è partita. L’App registra automaticamente le coordinate geografiche, oltre che la data e l’ora dell’avvistamento.

È inoltre possibile registrare il numero di individui osservati e, per alcune specie, anche la classe di sesso e di età.

L’App funziona anche in assenza di copertura di rete, e i dati registrati vengono trasmessi alla banca dati centrale appena è disponibile la copertura di rete GSM.

Tutti i dati vengono raccolti nel database centrale a disposizione di ENCI e ISPRA.

L’utilizzo dell’App a scala nazionale e con ripetizioni annuali, consentirà di acquisire dati faunistici che altrimenti verrebbero persi e di utilizzarli per aggiornare la distribuzione delle specie selvatiche.

L’attività di monitoraggio, infatti, rappresenta una componente fondamentale per una valutazione sullo stato di conservazione delle specie, ed in questa attività l’utilizzo dei cani rappresenta uno strumento preciso, efficace e non invasivo.