Ente Nazionale della Cinofilia ItalianaEnte Nazionale della Cinofilia Italiana

SPRINGER SPANIEL CLUB D'ITALIA

Indirizzo
C/O TIZIANO PAVOLETTONI - VIA SETTEMBRINI 8
56017 SAN GIULIANO TERME (PI)
Regione: TOS
Contatti
Tel. 3925426138
Fax <non presente>
Presidente
PAVOLETTONI TIZIANO
Vice Presidente
CAMIOLO FRANCESCO
Consigliere di nomina ENCI
GRIMALDI DONATO

Storia

Lo Springer Spaniel Club d’Italia nasce nel dicembre del 1977 per dare importanza alle caratteristiche venatorie degli springer attraverso l’organizzazione di prove di lavoro.

I Soci fondatori furono, l’Avv. Enrico Oddo, che ne divenne il primo Presidente, Domenico Coradeschi, vice Presidente, Avv. Carlo Lazzarini, segretario e tesoriere, Lorenzo Martelli, consigliere. Erano presenti anche Oscar Monaco, Victor Budelli, revisori dei conti. Firmarono inoltre per la costituzione dell’associazione, Olindo Andrighetti, Prof. Carlo A. Maggi, Alighiero Ammannati, Giorgio Cappio, Franco Fusi che ne divennero Probiviri, ed Aldo Cavicchi e Marco Valcarenghi.

Nel corso degli anni si sono succeduti alla presidenza, successivamente all’avv. Enrico Oddo, i sig.ri Domenico Coradeschi, Marco Valcarenghi, Carlo Rondinelli, Andrea Cupini.

Attualmente il Consiglio Direttivo è composto dai sigg.ri Andrea Cupini, presidente, Carlo Guggia, vicepresidente, Tiziano Pavolettoni, segretario, Fausto Marchesini, consigliere, Aldo Fumanti, consigliere, Paolo Cereda, consigliere.

Dalla fondazione, lo Springer spaniel Club d’Italia ha mantenuto fede alla sua origine, continuando ad organizzare prove di lavoro nelle quali selezionare ed evidenziare i migliori rappresentanti delle razze springer.

Per diffondere la conoscenza delle razze tra i potenziali utilizzatori ed anche per indirizzare l’utilizzo di chi possedeva già un cane di queste razze, ha iniziato ad organizzare corsi di addestramento per neofiti, chiamando a svolgerli i migliori addestratori inglesi.Inoltre il Club, che conta 300 Soci, organizza anche corsi per chi vuole partecipare ai trofei delle varie Associazioni Venatorie, denominati Sant’Uberto.

Da diversi anni ha introdotto, nel periodo primaverile, in diverse regioni, delle prove di tipo attitudinale, da poco tempo riconosciute ufficialmente dall’Enci con l’approvazione di apposito regolamento, che consentono la partecipazione anche ai cacciatori con un approccio meno impegnativo rispetto alle prove di lavoro.

Obiettivi Zootecnici

Gli obiettivi e i criteri di selezione sono stati esplicitati nelle caratteristiche che i cani devono possedere per l’iscrizione nel Registro dei Riproduttori Selezionati:

  1. qualifica morfologica di Molto Buono sia per i maschi che per le femmine da ottenersi in Raduno o Speciale;
  2. qualifica di Eccellente da ottenersi in prova di tipo A, con selvatico abbattuto. In tali prove il riporto viene eseguito esclusivamente su selvaggina naturale nel corso del turno di prova, ecc. -vedi Regolamento Nazionale delle Prove di Caccia per Spaniel;
  3. brevetto di riporto dall’acqua – vedi art.30 Regolamento Nazionale delle Prove di Caccia per Spaniel;
  4. displasia dell’anca gradi HD ammessi: A;B.

Lo Springer Spaniel Club d’Italia si è dotato inoltre del Regolamento per l’attribuzione del "Campionato Sociale Assoluto di Lavoro".

Con questo Regolamento, si sono voluti indicare quei cani, maschio e femmina, che nel corso dell’anno abbiano dato prova di costanza di risultati in diverse situazioni sia faunistiche che territoriali che climatiche, sottoponendosi all’esame di varie compagini giudicanti, raggiungendo un punteggio minimo determinato ed emergendo sui consimili.

Per aggiudicarsi il Campionato Sociale Assoluto di Lavoro il soggetto deve essere stato sottoposto a indagini della displasia dell’anca – gradi HD ammessi: A1;A2;B1;B2;C1 - ed aver ottenuto, in Raduno o Mostra Speciale di razza, la qualifica di controllo morfologico: Molto Buono.

Lo Springer Spaniel Club d’Italia ha effettuato nell’anno 2004 un’indagine sulle razze tutelate i cui risultati sono stati illustrati in un Convegno tenutosi a Pietrasanta (LU) sempre nel 2004. È intenzione del Club di ripetere quest’anno l’indagine per conoscere, a distanza di un decennio, l’evoluzione o l’involuzione delle problematiche emerse a suo tempo ed adeguare eventualmente gli obbiettivi zootecnici.

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