Il Disciplinare delle Unità Cinofile impiegate in aree di importanza naturalistica, approvato dall'ENCI, nasce con lo scopo di rafforzare ulteriormente l’attività di selezione zootecnica canina, attraverso la formazione e la valutazione dei migliori soggetti che sono in grado di operare in ambiti di particolare pregio naturalistico.
Il compito di sottoporre all’attenzione del Consiglio Direttivo dell’ENCI le strategie per lo svolgimento delle attività cinofile in aree di importanza naturalistica, spetta al Comitato Tecnico Nazionale (CTN) ,nominato dal Consiglio Direttivo, su designazione dei singoli organismi che lo compongono.
Al tavolo del Comitato siedono i rappresentanti dei vari portatori di interesse, nell’ottica di una collaborazione sinergica per lo sviluppo di attività compatibili con il rispetto delle leggi e dell’ambiente
Il CTN è composto da un rappresentante del Masaf (Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste), un rappresentante del MATTM, un rappresentante dell’ISPRA, tre rappresentanti dell’ENCI, un rappresentante di FEDERPARCHI, un rappresentante di LEGAMBIENTE, un rappresentante della FNOVI.
Le aree di importanza naturalistica costituiscono ambiti di particolare pregio ed utilità anche per lo svolgimento di attività cinotecniche, che rivestono carattere di interesse collettivo al fine di:
In applicazione del disciplinare, l’ENCI istituisce il “Registro Nazionale dei Conduttori di unità cinofile che possono operare in aree di importanza naturalistica”, (RNC), ed il “Registro nazionale delle Unità Cinofile da impiegare all’interno di aree d’importanza naturalistica”, (RUC).
Potranno iscriversi al “Registro Nazionale dei Conduttori di unità cinofile che possono operare in aree di importanza naturalistica” (RNC), tutti i cinofili che avranno frequentato un corso di formazione teorico-pratico, e che abbiano conseguito il superamento di un esame finale sulle materie del corso;
Le materie obbligatorie che verranno trattate nei corsi per Conduttori di unità cinofile che possono operare in aree di importanza naturalistica sono:
Ai candidati che risultano iscritti nel registro ENCI degli addestratori cinofili, saranno riconosciuti quali "crediti formativi" le materie di cui alle lettere d - e - f - g - h.
I corsi teorico-pratici per Conduttori di unità cinofile che possono operare in aree di importanza naturalistica, saranno organizzati dagli Enti gestori delle aree protette e/o dalle strutture periferiche dell’ENCI
In alternativa al corso di formazione teorico-pratico, i candidati potranno scegliere di sostenere direttamente il test di ammissione presso le strutture periferiche dell’ENCI dove è stata presentata la domanda..
Potranno iscriversi al “Registro nazionale delle Unità Cinofile da impiegare all’interno di aree d’importanza naturalistica” (RUC), tutte le Unità Cinofile, quali binomi inscindibili fra un conduttore, ed una componente canina; che può essere formata da uno o più cani, fino ad un massimo di quattro soggetti nel caso di segugi e che abbiano superato il test psico attitudinale per la sezione di appartenenza
Il RUC è suddiviso in almeno sette sezioni:
Sezione 1 | Unità Cinofile con cane da ferma o da cerca per prove zootecniche e/o per monitoraggi faunistici. |
Sezione 2 | Unità Cinofile con cani da seguita per prove zootecniche e/o per monitoraggi faunistici. |
Sezione 3 | Unità Cinofile con cane da tartufo. |
Sezione 4 | Unità Cinofile con cani da tracking, trailing e detection per prove zootecniche e/o per monitoraggi. |
Sezione 5 | Unità Cinofile con cani per la ricerca di esche avvelenate. |
Sezione 6 | Unità Cinofile con cani per la conduzione e/o la protezione delle greggi o delle mandrie. |
Sezione 7 | Unità Cinofile per la fruizione qualificata dell’area protetta. |
Attraverso questo Disciplinare ENCI intende implementare ogni iniziativa utile alla valorizzazione delle attività cinotecniche dove sussistano condizioni ambientali e faunistiche idonee a verifiche tecnicamente complesse, con particolare riferimento alla densità e diversità della fauna presente, promuovendo, nel contempo, le migliori pratiche di selezione ed addestramento delle unità cinofile, al fine di consentirne l’impiego corretto e non invasivo anche in ambiti di particolare pregio naturalistico.