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Monitoraggi con il cane da ferma

Attività di monitoraggio della Beccaccia (Scolopax rusticola) con il cane da ferma

Coppia di setter inglesi in attesa dello sgancio

La Beccaccia (Scolopax Rusticola) è un uccello dell’ordine dei Caradriformi, appartenente alla famiglia degli Scolapacidi.

La penisola italiana è scarsamente interessata dalla sua nidificazione, ma rappresenta un importante fronte di migrazione.

La raccolta e successiva elaborazione scientifica dei dati relativi alla presenza nelle aree di svernamento rappresenta, pertanto, una delle azioni necessarie per il monitoraggio e la gestione di questa specie.

Per questo motivo alcune Regioni, seguendo il Protocollo ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale), hanno regolamentato l’attività di “monitoraggio della beccaccia mediante cane da ferma”, promuovendo progetti che favoriscono la raccolta dei dati nelle aree di campionamento, grazie all’intervento di unità cinofile composte da un conduttore/ rilevatore ed un cane abilitato.

Il 19 febbraio 2018 l’ISPRA ha inviato alle Regioni e Province Autonome un aggiornamento operativo del precedente Protocollo di monitoraggio della Beccaccia mediante il cane da ferma.

In linea con le indicazioni ISPRA, che richiedono che l’idoneità degli ausiliari sia verificata mediante apposita prova cinotecnica, ENCI ha definito un “brevetto” da rilasciare ai cani che risulteranno idonei alle attività di monitoraggio.

Esperto giudice ENCI e conduttore pochi istanti prima di iniziare la prova per il rilascio del brevetto

Il brevetto ha la finalità di evidenziare le condizioni tecniche necessarie per la realizzazione delle prove, ed i requisiti che i cani debbono esibire, affinché possano essere utilizzati in azioni di monitoraggio, non solo della specie beccaccia, ma anche di altra selvaggina di piuma, sia migratoria che stanziale.

La beccaccia, infatti, non è l’unica specie, il cui monitoraggio può essere svolto mediante cane da ferma, giacché quest’ultimo può essere utilizzato con successo anche per il censimento di beccaccino (gallinago gallinago), frullino (lymnocryptes minimus), starna (perdix perdix), coturnice (alectroris graeca); pernice sarda (alecoris barbara),e di tutta la tipica fauna alpina

 

Spinone italiano in ferma su beccaccino

Con questi percorsi ENCI intende valorizzare il ruolo del cane quale strumento strategicamente efficace per la raccolta dei dati delle specie di interesse gestionale e conservazionistico.

Setter inglese impegnato nel monitoraggio in ambiente di montagna