Nel 2016, facendo seguito alla richiesta pervenuta dal Parco Nazionale del Circeo e riguardante l’utilizzo di cani per il rilevamento dei pellet fecali (Scat detection dogs), da utilizzare nell’ambito dei progetti di conservazione della lepre italica, l’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana, ha organizzato una serie di attività formative, affinché le unità cinofile potessero specializzarsi per questa attività.
Il monitoraggio avviene tramite l’individuazione dei campioni di pellet fecali di lepre che, attraverso l’analisi genetica, verranno caratterizzati per il riconoscimento, al fine di localizzare la eventuale presenza della lepre italica (Lepus corsicanus) nelle aree di monitoraggio.
Il cane da detection è un cane addestrato a riconoscere diversi odori target: ricercherà, identificherà e segnalerà la presenza di determinati odori in un’area.
A differenza del cane da pista e da traccia, addestrati a “seguire” un odore, il cane da detection “cerca” l’odore. Tutti i cani da detection, infatti, sono addestrati per cercare e localizzare l’odore target e segnalarlo in maniera chiara al conduttore. La segnalazione sarà quella scelta in base al tipo di lavoro, e potrà essere attiva (abbaiare, grattare) oppure passiva (immobilizzarsi in prossimità dell’odore)
Il cane esibisce il comportamento di segnalazione richiesto, immobilizzandosi in prossimità dell’odore target. Il conduttore lancia il gioco per premiare il cane
I cani da rilevamento pellet fecali (Scat Detection Dogs) sono unità cinofile specializzate nel rilevamento di pellets fecali di specie protette o specie invasive; sono in grado di rilevare e segnalare gli escrementi delle specie di interesse più velocemente ed efficacemente dell'operatore umano.
Il rilevamento dei campioni fecali delle specie di interesse rappresenta uno degli utilizzi più significativi ed importanti nell'ambito dei progetti di monitoraggio e conservazione della fauna selvatica.
I cani devono essere in grado di discriminare la specie oggetto della ricerca dal suo campione fecale, distinguendolo ed ignorando quelli delle altre specie.
Per molti anni i ricercatori hanno raccolto i campioni di pellet fecali al fine di avere informazioni dettagliate sull’habitat, l’indice di densità, la dieta, i parassiti delle popolazioni oggetto di studio,e, con il progresso della ricerca genetica, hanno anche potuto ricevere informazioni estrapolabili dal DNA fecale per confermare, ad esempio, l’appartenenza alla specie.
Segnalazione passiva nel rilevamento dei pellet fecali di lepre italica
Al termine di queste attività formative, ENCI ha realizzato,in Abruzzo, con la collaborazione dell’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA)e degli Ambiti Territoriali di caccia di Avezzano e Sulmona, il primo progetto italiano di monitoraggio della lepre italica con l’ausilio del cane da detection.
Il lavoro, realizzato dall’unità cinofila composta dall’addestratore ENCI Mario Fortebraccio con il suo springer spaniel Ellis, è stato presentato all’XI Congresso Italiano di Teriologia che si è svolto a Firenze dal 20 al 22 giugno 2018.
L’utilizzo dei cani da rilevamento dei pellet fecali della lepre italica consente di ottenere risultati rapidi ed efficaci, soprattutto nel monitoraggio in ambienti coperti di foglia dove l’operatore umano ha maggiori difficoltà nel rilevamento ad occhio nudo.