ENCI è partner nell’ambito del progetto LIFE TURTLENEST, LIFE21-NAT-IT-LIFE TURTLENEST/101074584, il cui obiettivo risulta il miglioramento della conservazione della tartaruga marina comune (Caretta caretta) lungo le coste dell’Italia, della Francia e della Spagna, attraverso attività di monitoraggio e messa in sicurezza dei nidi. Ulteriore scopo del progetto europeo risulta anche quello di stabilire quanto e come i cambiamenti climatici abbiano provocato l’espansione dell’areale delle femmine di Caretta caretta verso queste zone, divenute negli ultimi anni dei luoghi maggiormente idonei all’ovodeposizione. Purtroppo, in tanti casi, i luoghi dove vengono rintracciati i nidi di tartaruga coincidono con lidi e spiagge a forte trazione turistica e con alto tasso di frequenza di bagnanti e turisti. Una presenza che andrebbe resa più sostenibile in quanto la schiusa delle uova di tartaruga è molto delicato: i piccoli di Caretta caretta a causa dell’inquinamento luminoso possono perdere l’orientamento, e allo stesso modo la pulizia meccanica degli arenili potrebbe mettere a rischio le uova così come cancellare le tracce di risalita delle femmine di tartaruga. Secondo un’indagine, condotta dai volontari di Legambiente nella scorsa estate sulle spiagge italiane interessate dalla nidificazione, è emerso che il 90% di turisti, operatori economici e rappresentanti delle comunità locali non sapevano di trovarsi in un’area di interesse per la nidificazione delle tartarughe e nè tantomeno erano a conoscenza delle pratiche da adottare per non disturbare la fase di nidificazione e schiusa.
L’areale delle tartarughe marine della specie Caretta caretta si espande verso i paesi del Mediterraneo occidentale. In luoghi prima poco esplorati dalle tartarughe marine e che, invece, nelle ultime stagioni di nidificazione hanno fatto registrare un significativo aumento di nidi: da una decina a 146 unità delle ultime due stagioni. Un dato che fa il paio con un altro numero: sono stati registrati circa 100 tentativi di nidificazione con femmine di Caretta caretta che poi hanno abbandonato le spiagge anche a causa dell’inquinamento luminoso.
Da queste rilevazioni nasce il progetto LIFE TURTLENEST, cofinanziato dal programma LIFE dell’Unione europea e coordinato da Legambiente, che mira a migliorare la conservazione delle tartarughe Caretta caretta andando a implementare la protezione dei siti di nidificazione sensibilizzando enti gestori delle aree protette, amministrazioni, gestori balneari, turisti e bagnanti.
Per proteggere gli habitat riproduttivi della specie verranno adottate una serie di misure di conservazione, come la creazione di una rete internazionale per lo scambio di esperienze e buone pratiche sul tema, il rafforzamento dei siti della rete Natura 2000, la formazione di tecnici di campo e volontari deputati all’identificazione, al monitoraggio e alla protezione dei nidi.
LIFE TURTLENEST prevede il monitoraggio di circa 8 mila chilometri di coste, che includono 64 aree protette della Rete Natura 2000, per quattro stagioni di nidificazione consecutive. Durante questo periodo decine di volontari, grazie ad una intensa attività di formazione sul campo, diventeranno dei tecnici esperti nell’identificazione, protezione e gestione dei nidi di tartaruga. Nel corso del progetto almeno 500 nidi verranno monitorati tenendo conto di come l’impatto dei cambiamenti climatici incida sulla scelta del sito di nidificazione da parte delle tartarughe, sulla temperatura di incubazione e sul successo dell’ovodeposizione.
Il progetto della durata di 6 anni (2022-2028) ha avuto formalmente inizio il 9 gennaio 2023 e si svilupperà grazie ad un ampio e forte partenariato rappresentato da LEGAMBIENTE (ente capofila), Stazione zoologica Anton Dhorn; Ispra; Università La Sapienza di Roma; Università di Barcellona; Fundación Universitària Balmes; ENCI; Cest Med; Regione Basilicata, Regione Campania, Regione Puglia, Agenzie per la protezione ambientale della Toscana.
Per saperne di più sul progetto: https://www.legambiente.it/progetti/lifeturtlenest/ oppure iscriviti alla newsletter https://a2f3e0.emailsp.com/frontend/LandingPage.aspx?idList=1&idLP=3&guid=AAFA5375-BCF1-4E06-965A-E3A98B626156