Da ormai qualche anno ENCI ha consolidato la sua presenza stabile al fianco delle Istituzioni, con concrete azioni e strategie di supporto nel settore della gestione, monitoraggio e conservazione della fauna,che si attuano attraverso l'utilizzo di unità cinofile specializzate e brevettate.
Il cane assiste l’uomo da migliaia di anni in innumerevoli attività, ma solo recentemente ne è stato pienamente compreso il suo valore e l’efficacia anche quale strumento a servizio della ricerca scientifica e nella conservazione degli habitat naturali e delle specie selvatiche.
Il recupero degli Ungulati feriti si svolge con cani abilitati attraverso specifiche prove
Nell’adempimento del proprio scopo istituzionale di tutela e valorizzazione delle razze canine, ENCI ha avviato sinergie con quelle Regioni che hanno manifestato la necessità di avvalersi di unità cinofile specializzate, sia nella disciplina delle attività di caccia, che di controllo faunistico, che di monitoraggio e gestione delle specie selvatiche.
Sono molte le attività gestionali che possono essere svolte mediante l’ausilio di cani specializzati
I progetti realizzati fino ad oggi non hanno fatto che confermare che questo tipo di impegno rappresenta, assieme alle verifiche zootecniche, uno sbocco naturale di valorizzazione dell’attività di selezione ed allevamento del cane.
L'ENCI, infatti, attraverso le proprie strutture territoriali ed il corpo degli esperti giudici riconosciuti con Disciplinare (DM 29064 del 22/12/2010) provvede sia alla realizzazione di brevetti ed abilitazioni delle unità cinofile in contesti tecnicamente ed ecologicamente complessi, caratterizzati da buona diversità e densità faunistica, sia a fornire supporto, mediante le proprie strutture territoriali (Gruppi Cinofili e Società Specializzate) ed i propri esperti, in tutte quelle attività gestionali che si svolgono mediante l'ausilio dei cani su specie selvatiche, in particolare quelle che, attualmente, rivestono un importante ruolo conservazionistico e gestionale; come, ad esempio:
I censimenti con il cane da ferma consentono di acquisire importanti dati sulla presenza e distribuzione delle specie monitorate
L'attività di cui sopra viene attualmente svolta per il tramite di Protocolli di collaborazione tra Regioni ed ENCI e che hanno ad oggetto “la collaborazione nella specializzazione ed impiego di unità cinofile in ambito faunistico venatorio ed in altri ambiti di rilevanza sociale; ed anche la valorizzazione di aree per lo svolgimento di attività cinotecniche”, e che promuovono una serie di attività armonizzate con le più moderne strategie a servizio della gestione e conservazione della fauna, tra cui:
Il protocollo è stato sottoscritto dalle seguenti Regioni:
ABRUZZOBASILICATACAMPANIAMARCHESARDEGNATOSCANA SICILIA
Tecnico impegnato in attività di censimento