ENCI è partner nell’ambito del progetto LIFE TETIDE, “Turning Eradication Targets Into Durable Effects”, che ha l’obiettivo di migliorare lo stato di conservazione di 3 specie di uccelli marini e 7 habitat di interesse europeo su 26 isole del mar Mediterraneo.
L’acronimo del progetto rimanda a Tetide, un braccio oceanico originatesi circa 250 milioni di anni fa e che può essere considerato l’antenato del mar Mediterraneo.
Le azioni principali di questo LIFE, che si svolge su un ampio areale geografico di isole non solo in Italia, ma anche a Malta e Croazia, riguardano sia la biosicurezza nei confronti delle specie invasive che ulteriori interventi a tutela degli uccelli marini.
Le attività di conservazione della natura nei contesti insulari rivestono un ruolo strategico importantissimo per la biodiversità e per la tutela di specie particolarmente fragili che proprio in questi contesti hanno i loro areali di nidificazione.
Le unità cinofile formate dall’ENCI saranno impiegate quali eco-detection per prevenire l'arrivo delle specie invasive, attraverso azioni di monitoraggio programmate, unite a interventi rapidi in risposta alle potenziali incursioni.
In realtà ormai consolidate come, ad esempio, quelle delle isole dell’oceano Pacifico, i cani da detection si sono dimostrati uno strumento prezioso per le indagini ecologiche, consentendo spesso di migliorare l'efficienza della ricerca e i tassi di rilevamento in supporto dei metodi di indagine tradizionali.
Il delicato equilibrio degli ecosistemi insulari, infatti, è costantemente minacciato dal rischio di colonizzazione da parte di specie invasive (es ratti), che hanno un impatto negativo sia sull’avifauna marina e altri gruppi di vertebrati e invertebrati, che sulla flora e vegetazione.
Ad esempio, le specie ad abitudini riproduttive fossorie o cavernicole, come i Procellariformi, sono quelle che maggiormente giovano del mantenimento dello status rat-free nei siti di nidificazione.
Il monitoraggio con cani da detection, come parte della sorveglianza della biosicurezza, finalizzato all’individuazione di specie invasive, durante o dopo un programma di eradicazione, rappresenta, per le ragioni sopra esposte, un’azione strategica fondamentale per contrastare fenomeni di re invasione.