Le unità cinofile attualmente impiegate in ambito penitenziario sono addestrate prevalentemente al rilevamento di sostanze stupefacenti, ma non al rilevamento del Subutex, farmaco a base di bupenorfina utilizzato nel trattamento della tossicodipendenza, il cui traffico illecito rappresenta uno dei maggiori problemi in ambito carcerario, o al rilevamento dei telefoni cellulari occultati, altro problema di particolare rilevanza.
Addestrare cani a rilevare pastiglie di Subutex e telefoni cellulari grazie al loro odore, è possibile. Queste unità cinofile sono già impiegate in diversi istituti penitenziari europei.
Il progetto sperimentale, denominato “Comparazione tra operatori di polizia penitenziaria e unità cinofile nella ricerca di Subutex e telefoni cellulari in ambito penitenziario”, si è sviluppato all’interno del “Protocollo operativo per la collaborazione nella Formazione ed Impiego di unità cinofile specializzate in ambito penitenziario” siglato tra ENCI e Ministero della Giustizia, Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Provveditorato Regionale per la Toscana e Umbria, Puglia e Basilicata , Campania,.
Il lavoro si colloca come tesi sperimentale, patrocinata ENCI e PRAP Toscana, a conclusione del Master di II Livello frequentato presso l’Università degli Studi di Genova, dalla psicologa e addestratore Enci Roberta Bottaro, e prevede la collaborazione della dr. Adee Schoon, biologa consulente per la polizia statale olandese e ricercatore di fama internazionale.
L’obiettivo del progetto sperimentale è confrontare l’efficacia di unità cinofile specificatamente addestrate a rilevare l’odore di Subutex e telefoni cellulari con l’efficacia degli operatori di polizia penitenziaria, in termini di sensibilità (numero di target ritrovati) e tempo impiegato per la ricerca.
Nell’esperimento sono stati coinvolti 4 soggetti, di proprietà di addestratori Enci, due di razza Hannoverischer Schweisshunde e due Cani da pastore belga Malinois, addestrati per rilevare l’odore di telefoni cellulari.
Il cane segnala correttamente l’odore nascosto in posizione rialzata
La sperimentazione relativa alla ricerca di telefoni cellulari occultati è stata condotta presso la Casa Circondariale di Sollicciano a Firenze.
Durante ciascuna giornata di esperimento sono state utilizzate 8 celle.
In quattro celle le unità cinofile hanno iniziato la ricerca per primi per poi essere seguiti dagli operatori umani. Nelle altre 4 celle la ricerca è stata iniziata dall’operatore umano, seguito dalle unità cinofile. Alla fine dell’esperimento sia gli operatori umani che le unità cinofile hanno cercato 16 celle iniziando la ricerca, e 16 celle come seconda squadra.
Gli operatori umani e le unità cinofile sono stati confrontati sui seguenti criteri:
Il cane segnala correttamente il cellulare nascosto all’interno di un sanitario, indicando il punto di provenienza dell’odore
Il disegno di ricerca per la fase sperimentale si articola su due fasi: una prima fase, della durata di tre giorni, di imprint dell’odore, durante la quale sarà necessario sensibilizzare i cani all’odore del Subutex, una seconda fase sperimentale, della durata di quattro giorni, di test in ambito penitenziario.
Durante la fase di test si alterneranno operatori penitenziari e unità cinofile in simulazioni di perquisizioni all’interno di alcune celle (in totale 32 celle) al fine di registrare dati relativi alla sensibilità (numero di items ritrovati), al tempo impiegato per la ricerca ed al pattern di ricerca tipico.